V DOMENICA DI AVVENTO
Origine del Messia
L'odierna Liturgia ha un senso profondissimo, perché scruta le misteriose origini del Messia-Salvatore. Egli verrà dal cielo e dalla terra (Ingr.). Riguardo all'origine terrena, il suo luogo nativo sarà Betlemme (Lez.) e la sua stirpe sarà quella di Abramo, ma nella linea di discendenza libera (Ep.). Riguardo all'origine celeste, il suo luogo nativo è l'inconoscibile Divinità e la sua natura sarà tutta di grazia (Vang.). Ma come avverrà la fusione delle due origini, la terrena e la celeste?
Ecco, allora in questa medesima Messa, la splendida profezia della «Vergine», nella quale le due origini confluiranno in un modo del tutto miracoloso e divino. «Ecco la Vergine divenir madre e dare alla luce un figlio: e il suo nome proprio sarà: Dio con noi!» (Offert., Confr.). È la terza origine, materna e verginale.
Con potentissima frase, il Transitorio riassume la grande rivelazione delle origini: «Grande è il suo principio ed il suo regno non avrà mai fine: Dio, Forte, Dominatore, Principe della Pace!».
Letture: Michea 5, 2
Lettere di S. Paolo ai Galati: 4, 22-31
Vangelo secondo Giovanni 1, 15-28
Giovanni gli dà
testimonianza e proclama:
«Era di lui che io
dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
16Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
17Perché la Legge fu
data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
18Dio, nessuno lo ha
mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
«Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia».
24Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». 26Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». 28Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.